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Maltrattamenti animali: i droni salvano un cane

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Maltrattamenti su animali: grazie all’utilizzo di un drone le guardie zoofile incastrano il padrone di un cane di razza Akita.

La vicenda arriva da Modena dove diverse segnalazioni denunciano la costante presenza di un cane su un balcone di ridotte dimensioni, anche esposto alle intemperie. L’animale sarebbe sempre abbandonato sul balcone senza potersi riparare in caso di cattivo tempo.

Le guardie zoofile di Modena Fareambiente decidono quindi di vederci chiaro. Ogni volta che si recano in quell’appartamento per chiedere spiegazioni il cane risulta però essere all’interno dello stesso. Le segnalazioni dei vicini di casa continuano e sono sempre più precise e insistenti. Ecco quindi l’idea di organizzare appostamenti anche con droni.

Il fatto che i droni possano essere usati per registrare situazioni di maltrattamenti su animali è sicuramente innovativo. Vi abbiamo però raccontato già in altri articoli di molteplici casi di utilizzo dei droni a beneficio delle forze di pubblica sicurezza, leggete anche “Pubblica sicurezza: droni controllano edifici pericolanti”.

Droni per registrare eventuali maltrattamenti su animali

La questione dei maltrattamenti sugli animali è un tema che sicuramente scuote le coscienze. La decisione delle guardie zoofile di utilizzare i droni per raccogliere prove nel caso specifico di Modena ha permesso di risolvere la situazione. Gli appostamenti, anche notturni, hanno infatti rilevato che il cane in questione fosse veramente costretto a passare tutto il suo tempo su questo piccolo balconcino anche in condizioni meteo avverse. Leggete “Cane smarrito salvato da un drone speciale”.

Il padrone gli permetteva di entrare in casa solo nel momento delle visite di controllo delle guardie stesse. Una volta raccolte le immagini, è scattata la denuncia per il padrone e il cane è stato affidato ad un canile.

I droni possono quindi diventare degli utili strumenti di sorveglianza anche nel caso di maltrattamenti di animali. Si tratta quindi dell’ennesimo esempio di come questa tecnologia possa essere di aiuto alle attività delle forze dell’ordine. La relativa silenziosità, la possibilità di utilizzarli anche nelle ore più buie e il fatto che possano raggiungere anche zone più isolate sono tra gli aspetti più positivi del loro impiego.

Registrando poi le immagini in tempo reale si va a creare un vero e proprio archivio di prove che possono fare la differenza nell’identificare situazioni illecite e i relativi realizzatori. In più gli operatori che li utilizzano possono lavorare in totale sicurezza senza esporsi direttamente a situazioni pericolose.

 

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